Il sacchetto salva merenda salva anche l’ambiente

Lo spreco alimentare è uno dei temi più dibattuti e spesso lo si associa all’acqua o al cibo. In realtà  buttare nella spazzatura un cespo d’insalata andato a male o della frutta troppo matura genera un danno a un sistema più complesso che agisce su acqua, fertilizzanti, suolo, fonti energetiche (anche combustibili fossili) e lavoro umano che sono stati necessari per la coltivazione, la preparazione, l’imballaggio, il trasporto e la vendita. Le scuole e le aziende di ristorazione italiane più intraprendenti si sono adoperate per sensibilizzare le persone  al problema cercando, insieme ai gli studenti, di trovare delle soluzioni per diminuire gli sprechi ed educarli alla consapevolezza che ad ogni loro azione corrisponde una conseguenza.

La scuola elementare Carlo Ederle di Caldiero ed Euroristorazione, l’azienda che si occupa della refezione scolastica, hanno deciso di distribuire agli alunni che aderiranno al progetto un personale sacchetto rinforzato porta alimenti. Il sacchetto, lavabile e sicuro, permetterà ai ragazzi di riportare a casa gli alimenti che non consumano durante il pasto o la merenda, in modo da poterli mangiare durante il pasto serale insieme alla famiglia o il giorno successivo.

Euroristorazione, congiuntamente al comune di Caldiero, darà inoltre il via ad un altro progetto innovativo: l’inserimento nella mensa scolastica di due isole ecologiche destinate alla raccolta differenziata dei rifiuti che vengono prodotti durante il servizio di refezione, guidando i piccoli all’apprendimento dello sviluppo sostenibile e del riciclo, sperando poi che le buone abitudini vengano mantenute e trasmesse anche in contesti privati.