Stop uova da galline in gabbia, la situazione delle imprese italiane

Ogni tanto qualche buona notizia dalle multinazionali alimentari. Nestlé, infatti, ha deciso di segnare la svolta per la fine degli allevamenti in gabbia delle galline ovaiole. La più grande azienda alimentare al mondo si è impegnata pubblicamente a smettere di utilizzare uova di tipologia 3, ovvero quelle provenienti da allevamenti in gabbia, in tutte le produzioni a livello globale.

In Italia sono più di 30 le aziende che hanno deciso di fare la loro parte per migliorare le condizioni di vita degli animali negli allevamenti, ma non tutte sono uguali: Nella top ten, spiccano gli impegni di aziende come CIR food, Dussmann, Pellegrini e Camst accanto ai giganti internazionali Elior e Sodexo, mentre la numero uno del settore Marr, che fa capo al Gruppo Cremonini, è tra le poche, insieme a Serenissima, a rifiutarsi di aprire un dialogo in merito… (continua a leggere)

da Greenme.it del 24 Gennaio 2018