Lecce, sanificazione nelle chiese: stop dalla Soprintendenza

Lecce, 04/05/2020 – La Soprintendenza blocca le sanificazioni nelle chiese dell’Arcidiocesi di Lecce in attesa di indicare le misure più idonee alla tutela delle opere d’arte. Sarebbero dovute iniziare questa mattina, nelle parrocchie le operazioni di pulizia e sanificazione contro il Coronavirus, in vista della riapertura graduale al culto degli edifici sacri.

Da oggi in tutta Italia ha inizio la cosiddetta “Fase 2” in concomitanza con il calo dei contagi da Covid-19, per questo tra le prime aperture concesse dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con il decreto del 26 aprile scorso c’è la possibilità di celebrare solo i funerali, ma con la presenza in chiesa di non più di quindici persone. In seguito alle disposizioni diramate dall’arcivescovo, proprio per la celebrazione delle esequie in chiesa, sabato scorso era stato il vicario episcopale per l’economia, monsignor Antonio Montinaro, a inviare una circolare per offrire le indicazioni operative, dato che il primo intervento effettuato per tutte le chiese parrocchiali sarà a carico dell’arcidiocesi. Gli interventi di sanificazione sarebbero dovuti partire oggi alle 7 a cominciare dalla parrocchia di Borgagne (frazione di Melendugno), con pulizie che avrebbero riguardato le aule liturgiche e le sagrestie. Secondo un calendario già stilato, le operazioni si sarebbero susseguite ogni giorno fino a completare tutte le parrocchie delle quattro vicarie. Il primo giorno insieme a Borgagne sono interessate Torre Dell’Orso, San Foca, Melendugno e Monteroni, il secondo Vernole, Acquarica di Lecce, Vanze, Acaya, Villa Convento, Arnesano e Magliano. Le ultime quattro giornate sono dedicate a tutte le parrocchie di Lecce. La sanificazione prevede un trattamento con ozono e dopo l’operazione tutti gli ambienti devono rimanere sigillati per almeno 12 ore. Sabato però è arrivato l’alt della Soprintendenza che ha chiesto di fermare le operazioni di sanificazione per non compromettere le opere d’arte presenti nelle chiese. Per oggi è previsto un incontro tra l’ente di tutela e l’arcidiocesi proprio per mettere a punto alcune linee guida da adottare per la salvaguardia di tele, materiale ligneo, statutaria in cartapesta e quant’altro costituisca il delicato patrimonio storico – artistico sia di uso liturgico che esposto alla vista dei fedeli. Una novità saranno invece i termoscanner, pronti ad arrivare nei primi giorni di questa settimana in tutte le parrocchie della diocesi leccese dopo che l’economato, seguendo le indicazioni della circolare di precisazione della Cei del 30 aprile, ha effettuato un ordinativo di termometri frontali che, una volta ritirati, saranno consegnati ai parroci a cura della segreteria arcivescovile.

 

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno