Pordenone: mensa, il Tar dà ragione al Comune e boccia Serenissima

SACILE – Il Tribunale amministrativo regionale (sentenza 311 del 2019) ha respinto il ricorso amministrativo dell’azienda Serenissima ristorazione Spa, confermando quindi l’aggiudicazione del servizio mensa dell’ospedale di Sacile alla ditta Sodexo Spa e condannando l’azienda Serenissima al pagamento delle spese di lite.

Lo annuncia il sindaco Carlo Spagnol, sottolineando che «quella del Tar è dunque una sentenza che conferma l’iter corretto che ha utilizzato il Comune di Sacile per quanto riguarda la gara di aggiudicazione». «Il ricorso con istanza cautelare – ricorda poi il primo cittadino – era stato presentato al Tribunale amministrativo regionale contro l’aggiudicazione del servizio mensa per quanto riguarda i Comuni di Sacile, Aviano, Brugnera e Caneva e per l’annullamento degli atti di aggiudicazione della gara di affidamento della ristorazione».

Nella fattispecie la sentenza fa riferimento alla concessione del servizio a ridotto impatto ambientale relativa alla mensa comunale e ai pasti che sono serviti agli ospiti della Casa di riposo e del Centro diurno a Sacile, ai quali si aggiungono, appunto, i pasti a domicilio per gli utenti dei servizi sociali di Aviano, Brugnera, Budoia, Caneva, Fontanafredda, Polcenigo.
Per quanto riguarda invece la scuola Dante Alighieri di San Giovanni di Livenza, la giunta comunale ha approvato, ieri il progetto di fattibilità tecnico-economica per quanto riguarda il prefabbricato ad uso refettorio della stessa scuola. «Si tratta di un manufatto – informa il primo cittadino – che accoglierà la mensa scolastica e verrà installato all’interno del giardino della struttura scolastica. Ciò consentire sia di liberare gli spazi all’interno sia di creare condizioni ancora migliori per lo svolgimento dell’attività scolastica complessivamente considerata. L’assegnazione dei lavori inerenti il progetto – sottolinea Spagnol -, avverrà subito dopo l’estate.

Quindi, se non immediatamente durante i primi giorni di scuola di settembre, verosimilmente in ottobre – conclude – lo spazio potrà essere fruibile al 100 per cento per lo scopo a cui è destinato.
M.S.

Fonte: Il Gazzettino, Pordenone