DUSSMANN: Menù sostenibili e salutari, diete speciali per intolleranze e allergie

VIZZOLO PREDABISSI –  Piatti in tavola per 300 bambini, per un totale di circa 52.500 pasti l’anno preparati nei centri cottura di Vizzolo. Menù sostenibili e salutari, diete speciali per intolleranze e allergie, con un’attenzione anche alle esigenze alimentari di tipo etico o religioso. È il bilancio dell’attività delle mense nei due istituti comprensivi di Vizzolo – che vanno dall’infanzia alle medie – dove il servizio è gestito dalla Dussmann Service, l’azienda che sul territorio del Sud Milano serve i pasti anche nelle scuole di Colturano e Dresano. «L’attenzione per la qualità delle derrate utilizzate – spiegano dall’azienda – e per le complesse necessità alimentari dei più piccoli, è unita a uno sguardo costante verso i temi della sostenibilità delle materie prime e dei processi di preparazione». Anche le scuole del Sud Milano sono entrate sotto la lente di ingrandimento dell’osservatorio nazionale Foodinsider, insieme alla rete dei Comuni serviti da Dussman, per valutare la qualità dei pasti erogati. Al primo posto della classifica per i menu sostenibili e salutari, sono arrivati quelli della Dussmann che, insieme a Vizzolo, Colturano e Dresano, prepara i pasti anche per le scuole di Fano, Jesi e Rimini, arrivate al primo, ottavo e nono posto della classifica italiana. «La ristorazione scolastica coniuga positivamente salute, economia e ambiente. Quest’anno l’indagine di Foodinsider si è concentrata principalmente sulla valutazione di salute e sostenibilità dei pasti consumati nelle mense scolastiche. Vista l’emergenza legata ai cambiamenti climatici, anche il settore della ristorazione collettiva ha messo in atto azioni volte a ridurre gli sprechi e il consumo di materiali difficilmente riciclabili come la plastica. Lo studio di Foodinsider fotografa le condizioni di sostenibilità attuali in Italia, affermando che il 22% del campione risulta virtuoso, il 30% dimostra di essere sensibile ai temi ambientali, il 48% è sufficientemente o poco attento alla sostenibilità, mentre il 4% risulta insufficiente». Pat.Tos.

Fonte: Il Giorno, Milano