Oleggio (Novara) regala gli avanzi della mensa alle famiglie povere

Il bando terrà conto anche della lotta agli sprechi

La Stampa – Il cibo avanzato a mensa non finirà più nel cestino ma sarà distribuito alle famiglie povere. Il Comune di Oleggio ha trovato un rimedio per eliminare almeno in parte lo spreco degli alimenti a scuola e allo stesso tempo dare una mano alle persone in difficoltà.

Due volte a settimana, il mercoledì e il venerdì, gli uffici contattano alcuni nuclei di residenti già seguiti dagli assistenti sociali per invitarli a ritirare le porzioni rimaste nelle teglie in cucina alla scuola primaria Maraschi, in via Gramsci, e quindi non servite ai tavoli: la consegna avviene però nella vecchia sede del centro di incontro in via Dei Negri, vicino all’asilo nido. Collaborano i ragazzi del laboratorio «Dolce e salato» organizzato dal Cisas, il Consorzio dei servizi socio assistenziali.

Tre nuclei e sei single

«È un progetto a cui lavoriamo da tempo e che siamo orgogliosi di avere lanciato proprio in questo periodo – ricorda Giuseppe Muratore, assessore ai Servizi sociali -. So che non possiamo accontentare tutti, ma diamo un segnale forte e contiamo di crescere già a partire dal prossimo anno scolastico». Nei primi 14 giorni di attività la Maraschi ha consegnato 88 primi pasti, 46 secondi e 36 contorni: un totale di 170 porzioni. I piatti sono stati consegnati a tre famiglie numerose (papà e mamma con almeno tre figli) e a sei persone che abitano da sole.

«Da settembre contiamo di coinvolgere nel programma anche la scuola media Verjus – insiste Muratore -. Così potremmo soddisfare un maggior numero di richieste». Il piano anti spreco è scattato dopo aver ricevuto l’autorizzazione dell’Asl e d’intesa con Sodexo, ditta che gestisce la mensa.

Prossimi obiettivi

Il Comune ha quindi acquistato un abbattitore, una sigillatrice e un frigorifero per il trasporto e la conservazione del cibo, che altrimenti per legge non può essere mantenuto e ridistribuito. Un secondo abbattitore era invece già a disposizione delle scuole, ma va riparato: per questo la media Verjus si accoderà all’iniziativa con qualche mese di ritardo, pronta per la ripresa delle lezioni dopo le vacanze.

In alcune località italiane ci sono esempi simili. «Mi piacerebbe allargare questa proposta a ristoranti, pizzerie e panettieri – rivela l’assessore Muratore -. Si potrebbe studiare un sistema di ritiro delle eccedenze a fine giornata, ma è chiaro che dobbiamo attenerci ai regolamenti. Chissà che anche i supermercati, con i loro prodotti in scadenza a breve termine, non possano entrare a far parte di questa nuova rete solidale».

 

Fonte: La Stampa – Novara