Mensa sana, ma i bambini protestano

MESSINA, 13/10/2019 – Un gruppo di genitori ha avuto un incontro con la nutrizionista che ha redatto il nuovo menù della mensa scolastica. Il servizio è partito da meno di due settimane, ma alcune scelte non hanno incontrato il favore di tutti i bambini. Si è optato per un regime alimentare più sano:è stata diminuita la frequenza della carne per aumentare quella delle verdure; non mancano i legumi e, quando c’è pesce, non si tratta dei soliti bastoncini. I piccoli commensali non si sono ancora abituati,e alcune famiglie hanno manifestato perplessità. Per questo l’amministrazione comunale ha organizzato una riunione, che si è tenuta nell’aula consiliare del Municipio. Erano presenti il sindaco Alessandro Costa, l’assessore alla Pubblica istruzione Teresa Rammi, il presidente del Consiglio Salvatore Curcuruto, la sua vice Francesca Gullotta,e gli addetti alle cucine e ai refettori. La biologa nutrizionista Manuela Trimarchi ha risposto alle domande dei genitori. La partecipazione, però, è stata alquanto scarsa (nemmeno 15 rappresentanti tra Infanzia, Primaria e Secondaria). La professionista ha spiegato il metodo seguito. È partita dalle linee di indirizzo nazionali e regionali per la ristorazione scolastica, che impongono di «educare all’apprendimento di abitudini e comportamenti alimentari salutari». Tabelle precise stabiliscono la ricorrenza dei vari alimenti, dal massimo di frutta, vegetali, cereali e pane (che devono essere presenti tutti i giorni) al minimo dei salumi (solo due volte al mese). Seguendo le indicazioni sono stati poi ideati menù diversi per le varie settimane del mese, che cambiano con le stagioni. L’elenco dei pasti è stato sottoposto all’attenzione dell’Azienda sanitaria provinciale per l’indispensabile vidimazione. Trimarchi ha quindi respinto alcune proposte alternative, acconsentendo alla sostituzione delle verdure soltanto con altri ortaggi; ingredienti poco graditi potranno essere frullati soltanto in un primo periodo.

Fonte: Gazzetta del Sud