Bologna – Nasce a Bologna un incubatore di startup del food and beverage, ideato e sostenuto da alcune delle realtà leader dell’agroalimentare emiliano, con l’obiettivo di costituire un polo per l’accelerazione di promettenti start-up che operano in tutta la filiera alimentare ‘from farm to fork’, inclusi business correlati come packaging, biomedicale e internet tecnologies.
Si chiama Agrofood Bic, dove per Bic si intende Business Innovation Center, e punta a sostenere la fase di lancio di nuove imprese specializzate mettendo a disposizione stabilimenti pilota, assistenza in R&D, sviluppo del business, marketing e contabilità, affiancamento con professionisti e consulenti, accesso a un network di relazioni nel mondo delle imprese e del credito e uffici dedicati, spazi condivisi e strutture It. I promotori sono Granarolo, Gellify, Camst, Conserve Italia, Cuniola Società Agricola ed Eurovo. Tra i soggetti coinvolti compaiono l’Università di Bologna, Enea (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e Aster, società della Regione Emilia Romagna per la ricerca e l’innovazione. In qualità di sponsor dell’iniziativa interverrà anche Cnh Italia.
Secondo quanto riporta il sito del gruppo Granarolo, il processo di selezione delle start-up avviene previa consegna della domanda di ammissione al progetto e successiva ulteriore selezione di start-up innovative che saranno sottoposte ad un training intensivo, con un periodo di accelerazione di 4 settimane, per potenziare le competenze e tradurre la propria proposta progettuale in un modello di business. Le start-up coinvolte nel progetto riceveranno un entry bonus per sostenere le prime spese, verranno affiancate da tutor per la gestione delle attività quotidiane e da un business mentor e avranno a disposizione stabilimenti pilota, materiali e strutture.