Matera, scuola: in calo il consumo di plastica

MATERA – Settimana europea della riduzione dei rifiuti, in netto calo il consumo di plastica a mensa nelle scuole di Matera. In due mesi il progetto dell’Amministrazione comunale in collaborazione con la società Ladisa che gestisce il servizio negli istituti scolastici ha permesso un risparmio consistente dell’uso di materiali inquinanti.

Nel mese di ottobre, grazie all’iniziativa ‘Riduciamo la plastica a tavola’, le bottiglie da mezzo litro distribuite agli alunni delle Materne, delle Primarie e delle Secondarie di primo grado, sono state sostituite da quelle da 1,5 litri ogni tre utenti. Questo ha consentito una riduzione notevole degli imballaggi e l’utilizzo di 30.800 bottiglie di plastica in meno. La sperimentazione, considerata la quantità di Pet necessaria alla produzione di contenitori grandi e piccoli, ha permesso la riduzione di circa 2mila kg di petrolio, di 17 litri di acqua, di più di 2.300 chili di anidride carbonica (gas responsabile dell’effetto serra), oltre che di 40,5 chilogrammi di idrocarburi, di 25 kg di ossido di zolfo e di 18 kg di monossido di carbonio.

I dati sono stati forniti dalla Ladisa in occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Si è chiusa proprio ieri la decima edizione della SERR – Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (European Week for Waste Reduction), che ha avuto luogo in tutta Europa da sabato 17 novembre a domenica 25 novembre. In Italia la SERR è coordinato da AICA e promossa da un Comitato promotore composto da: CNI Unesco come invitato permanente, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Utilitalia, ANCI, Città Metropolitana di Torino, Città Metropolitana di Roma Capitale, Legambiente, Regione Sicilia, e con il supporto tecnico di E.R.I.C.A. Soc. Coop. ed Eco dalle Città.

Come per ogni sperimentazione, si sono registrate criticità rispetto all’introduzione delle innovazioni a tavola. Tali criticità sono state costantemente monitorate dal personale del Comune e della Ladisa, per poter avere un quadro chiaro e costruttivo delle migliorie da apportare e delle misure da rafforzare. In alcune scuole dell’infanzia, in particolare, l’introduzione della bottiglia grande al posto della piccola ha generato qualche problema per le insegnanti nella gestione della somministrazione delle bevande, pertanto il Comune ha dato la possibilità, alle scuole dell’infanzia che ne hanno fatto richiesta,di uscire dalla sperimentazione. È opportuno ricordare, tuttavia, che alcuni plessi delle Materne, non solo hanno chiesto di restare nella sperimentazione ma hanno anche attivato iniziative di coinvolgimento dei bimbi nello smaltimento delle bottiglie a fine pasto. ‘Ringrazio innanzitutto tutti gli insegnanti e i genitori che ci hanno aiutato a monitorare adeguatamente il processo di sperimentazione avviato -sottolinea l’Assessore alla Scuola, Marilena Antonicelli -. Il percorso che si sta avviando è estremamente importante. Già da un anno la mensa scolastica di Matera utilizza stoviglie e posate compostabili e vi sono contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti. Siamo molto felici di apprendere che diversi insegnanti, grazie al progetto avviato nelle mense scolastiche, colgono l’occasione per fare educazione ambientale e per parlare di differenziata’. Grazie alla sperimentazione in corso, dal prossimo mese sarà possibile consegnare a tutti gli studenti delle sezioni delle scuole per l’Infanzia, della Primaria e della Secondaria di primo grado, un premio che incentiverà ancora di più gli alunni a rispettare l’ambiente.

Gli istituti che hanno deciso, inoltre, di continuare la sperimentazione, le primarie e le secondarie di primo grado, dal prossimo mese riceveranno, in alcune giornate di mensa, anche una merenda bio, monoporzione e gustosa da consumare nel pomeriggio. Una volta perfezionati gli aspetti della sperimentazione relativa alla riduzione della plastica si passerà ad attivare azioni mirate alla riduzione dello spreco. Premesso che, come previsto dalle norme igienico sanitarie vigenti, nessun alimento può uscire dalla mensa ed essere portato a casa, si evidenzia una quantità di cibo non consumato che può essere donato alle mense dei più bisognosi ai sensi della Legge vigente in materia. Per questo motivo, è in via di definizione un protocollo di intesa tra la Ladisa e le realtà del territorio che se ne occupano.

Fonte: Sassilive.it – menorifiuti.org