Sui media sono sempre più frequenti le notizie relative agli attacchi hacker che colpiscono imprese, multinazionali e le organizzazioni del settore del Facility Management. Di fatto possiamo ipotizzare che nel nostro settore vi sia una concentrazione di interesse da parte di hacker ma anche di semplici cabotaggi concorrenziali. In genere le problematiche si manifestano con un flusso anomalo di dati, situazioni che costringono a disattivare tempestivamente la rete aziendale interrompendo ogni accesso dall’esterno. Le nostre organizzazioni hanno dato prova di avere tecnologia e metodi che permettono di bloccare diversi tipi di intrusioni, si è anche notata una certa propensione nella gestione delle procedure d’urgenza, necessarie proprio nei casi di questo tipo di attacco.
Le società di facility management custodiscono dati molto importanti riguardanti non solo i collaboratori interni ma anche le informazioni sugli appalti e utenti che usufruiscono dei loro servizi. Diventa quindi essenziale costruire una forte armatura cibernetica in grado di proteggere i dati sensibili e la privacy, sia a livello singolo che chissà, in un prossimo futuro anche a livello di settore.
Come già dicevamo, negli ultimi tempi è stato verificato un rapido aumento degli attacchi cyber. I cybercriminali penetrano nei sistemi aziendali con lo scopo di rubare i dati sensibili e in seguito avanzare una richiesta di riscatto. Vengono chieste importanti somme di denaro, da erogare in tempi brevi, pena la diffusione sul dark web del materiale che sono riusciti ad estorcere. Spesso risultano essere richieste prive di significato in quanto molto difficilmente vengono riscontrate dimostrazioni dell’utilizzo improprio degli stessi dati, ma si tratta solamente di singole intrusioni che grazie agli efficienti sistemi di cybersicurezza, non consentono agli hackers di prelevare informazioni sensibili contenute negli archivi.
Per proteggersi da eventuali attacchi è necessario come dimostrato dalle best practices, che l’impresa di facility management faccia sinergia, o crei una task interna, di professionisti IT, security e disaster recovery che siano in grado non solo di creare un efficace protezione, ma anche di gestire tempestivamente la situazione in caso di emergenza. Il reparto di IT e i facility manager devono lavorare fianco a fianco e scambiarsi informazioni periodicamente sulle possibili minacce e sull’eventuale gestione delle criticità.
Per la prima volta, nel 2022, il settore dell’Information Security compare al primo posto nelle priorità di investimento di grandi imprese e PMI come risulta dalla ricerca dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano, ancora prima di tematiche come Big Data & Analytics, Erp, Cloud e Industry 4.0. In questo senso, i fondi del Pnrr possono rivelarsi fondamentali per potenziare il nostro sistema e la collaborazione tra pubblico e privato.
