HUNTERS GROUP: Cresce la richiesta dei facility manager

ROMA 10/08/2019 – Cresce del 15% la richiesta di facility manager, il professionista che si occupa di definire le strategie e le procedure della gestione operativa di un’azienda, pianificare gli interventi di manutenzione, controllare tempi e costi, contattare e gestire la trattativa commerciale con i fornitori e far fronte alle richieste dei clienti. Si occupa anche della gestione dell’accoglienza degli ospiti in azienda, della telefonia e degli alloggi di rappresentanza.
«Il facility manager – dichiara Davide Boati, Executive Director di Hunters Group, società che si occupa di ricerca e selezione di personale specializzato – sta assumendo un ruolo sempre più cruciale all’interno delle aziende. Non dobbiamo pensare, infatti, che i suoi compiti siano soltanto operativi e di poco conto, anzi. Il facility manager deve saper utilizzare i migliori strumenti e le migliori metodologie per poter influenzare le scelte dell’azienda, per garantire la crescita del business e deve essere in grado di coinvolgere e far interagire tra loro, nel modo più proficuo possibile, persone e strutture. Potremmo dire, magari esagerando un po’, che il facility manager può essere considerato uno dei maggiori influencer dell’azienda per cui lavora».
Un buon facility manager deve quindi saper abbinare, oltre alle conoscenze tecniche di settore, anche spiccate doti e qualità personali e possedere un elevato grado di managerialità. Sono indispensabili, ovviamente, ottime capacità organizzative, strategiche e relazionali per confrontarsi sia con i diversi dipartimenti interni aziendali, sia con l’esterno.
«Il mondo del facility management – aggiunge Boati – è in piena trasformazione digitale e questo si traduce, inevitabilmente, in un cambiamento radicale nelle metodologie, nei processi e negli obiettivi. E questo influisce anche sugli economics per gli operatori del settore: secondo una ricerca pubblicata a metà dello scorso anno da Research And Markets, il mercato globale delle soluzioni e degli strumenti legati al mondo del facility management è destinato a passare da 34,65 miliardi di dollari del 2019 a 59,33 miliardi nel 2023, con un tasso medio di crescita annuo dell’11,4%. Non è un caso, dunque, che anche le retribuzioni per questi professionisti siano molto interessanti: chi ha almeno cinque anni di esperienza può guadagnare fino a 45mila euro l’anno, mentre chi ne ha almeno 20 addirittura anche 80mila».

Fonte: Avvenire.it