MENSA: Trovati capelli e polvere in una scuola a Livorno

 

Il Territorio, Livorno

LIVORNO – Ceramica, capelli, polvere e un filamento in plastica (riconducibile a quello dei sacchetti della spazzatura) ritrovati a fine gennaio in un piatto di minestra servito al tavolo ad uno studente delle elementari Lambruschini. E ancora una valvola metallica trovata da un alunno delle elementari Thouar nel piatto di riso a marzo. Sono questi i due episodi giudicati gravi – e addirittura determinati da un comportamento abnorme (nel caso verificatosi alle Lambruschini) – come riporta la relazione finale riguardante i disservizi della ristorazione scolastica, scritta dalla dirigente del settore Educazione, Istruzione e politiche giovanili Susanna Cenerini. Episodi che vanno da gennaio a fine aprile per i quali il Comune ha individuato responsabile l’Ati che gestisce il servizio (capofila Cirfood, insieme a Cooplat che si occupa della somministrazione e ad Elior). E proprio l’Ati è stata sanzionata dall’amministrazione. Una multa da 16mila euro in totale, a cui si aggiunge la richiesta perentoria di una serie di misure finalizzate ad evitare il ripetersi di episodi simili. Questo sistema di controllo migliorato e incrementato costerà al gestore del servizio di ristorazione scolastica 18mila euro all’anno. Per un totale di 36mila euro (fino alla scadenza contrattuale dell’appalto). «L’Ati ha presentato un piano di controllo di qualità specifico: l’appaltatore si dichiara disponibile ad assumere a proprio carico la prosecuzione delle attività di controllo ed audit», si legge nella relazione di Cenerini. Sempre Cenerini riporta la nuova e rafforzata organizzazione proposta da Cirfood (come capofila), ovvero la nomina di un nuovo capo-cantiere Cooplat, 22 referenti Cooplat per ogni scuola o circolo con funzione di preposto, la presenza di due operatori Cooplat dedicati all’attività di sporzionamento, e una specialista dedicata all’autocontrollo oltre all’attuale responsabile Haccp. Il Comune arriva a questo tipo di decisione dopo aver anche valutato la risoluzione del contratto con il gestore del servizio mensa. Opzione che poi è decaduta. Anche l’amministrazione, dal canto suo, incrementerà le verifiche esterne con il potenziamento dei controlli ad opera del laboratorio di analisi individuato dal Comune (ma con costi a carico dell’Ati). Tra le prescrizioni richieste a Cirfood anche l’istituzione di un gruppo di supervisori di comprovata esperienza in materia di ristorazione composto da 9 componenti e da 1 coordinatore. La squadra di controllo effettuerà sopralluoghi ai refettori al fine di verificare la conformità della procedura di somministrazione alle normative e al contratto. Il gruppo dei supervisori effettuerà momenti di formazione e allineamento, a cadenza settimanale, in
presenza del coordinatore, la dottoressa Alessandra Corzani, al fine di verificare le eventuali anomalie riscontrate durante i sopralluoghi. Gli esiti dei sopralluoghi dovranno essere trasmessi all’amministrazione comunale. L’Ati garantisce anche una formazione continua del personale.

Fonte: Il Territorio, Livorno