Caserta, netturbini in prefettura

Il Mattino – Rifiuti, la prefettura accoglie le istanze dei rappresentanti sindacali e convoca tutti per martedì 30 aprile alle ore 10. Al tavolo siederanno infatti anche il consorzio Ecocar Ambiente e l’amministrazione comunale. Sotto i riflettori le sanzioni comminate dal Comune al consorzio e la successiva decisione dell’azienda di rivalersi sui lavoratori sospendendo l’erogazione dei ticket mensa, dei bonus e di tutti gli emolumenti extra previsti dagli accordi contrattuali di secondo livello.

LE MOTIVAZIONI
Una decisione che ha innescato tensioni e malumori tra i dipendenti che una settimana fa hanno annunciato lo stato di agitazione cui seguiranno due giorni di sciopero della raccolta rifiuti. Le date non sono ancora state calendarizzate. Le sigle sindacali attendono infatti il vertice in prefettura e la mediazione ministeriale prima di valutare il da farsi. L’auspicio è infatti che il consorzio torni sui propri passi e sospenda il provvedimento adottato alla vigilia delle festività pasquali. Un provvedimento che l’azienda sarebbe disposta a ritirare soltanto se il Comune dal canto suo sospendesse le sanzioni di oltre 400mila euro comminate alla Ecocar qualche settimana fa per servizi non effettuati e per carenze riscontrate nella raccolta rifiuti. Nel dettaglio l’ente ha deciso di applicare ben quattro decurtazioni per episodi verificatisi tra settembre 2018 e febbraio 2019: una del valore di 109.500 euro a gennaio per mancanze registrate nei mesi di settembre e ottobre dello scorso anno, due penali rispettivamente di 83.600 e 165.900 euro a febbraio per disservizi registrati a novembre 2018 e una penale di 53.100 euro a marzo per episodi analoghi verificatisi a febbraio scorso. Il Comune ha motivato il provvedimento sostenendo che la città non è sufficientemente pulita, che lo spazzamento in alcune strade non viene effettuato come dovrebbe oltre ad aver riscontrato episodi di mancata raccolta in alcune date specifiche. Le penali tuttavia sono state definite «illegittime» dall’azienda che ha reagito tagliando i ticket mensa ai lavoratori. Un’operazione che inciderà sulla retribuzione del personale nella misura del dieci per cento. Ciascun dipendente perderà infatti in media dai 150 ai 180 euro al mese mentre l’azienda risparmierà quasi trentamila euro.

L’AFFIDAMENTO IN HOUSE
Immediata la reazione degli operatori che hanno chiesto e ottenuto il vertice a palazzo Acquaviva. Ma sul tavolo prefettizio non ci sarà, a quanto pare, soltanto il tentativo obbligatorio di conciliazione, come previsto dalla legge 146 del ’90, ma anche una discussione sul nuovo appalto di igiene urbana atteso a breve in città. Una gara ponte del valore di 12 milioni di euro (della durata di sei mesi prorogabili per altri sei) che dovrebbe traghettare il servizio verso una gestione in house con l’istituzione di una società a capitale interamente pubblico. Il Comune conta infatti di aggiudicare l’appalto entro metà giugno ma il bando, annunciato tre settimane fa, non è stato ancora pubblicato. Dal canto loro i sindacati chiederanno lumi sul passaggio di cantiere e su eventuali nuove assunzioni.

FONTE: IL MATTINO